PATOLOGIE

Alopecia Femminile

L’alopecia, ossia la caduta eccessiva di capelli, può dipendere da cause transitorie o da condizioni croniche, che se non risolte possono portare a calvizie. Questo è un problema più tipicamente maschile, ma esistono forme di alopecia femminile, infatti nel nostro Paese sono circa 4 milioni le donne che soffrono di perdite di capelli.


In alcuni periodi dell’anno (come per esempio al cambio di stagione) è normale perdere più capelli del solito, ma se si osserva un importante diradamento della chioma può essere segno di una mancata ricrescita del capello.
Nella donna l’alopecia può avere diversi fattori scatenati, tra cui ci possono essere cause congenite (eccesso di androgeni), ormonali (gravidanza, post-parto, menopausa), da stress, nutrizionali (dovute a squilibrio dietetico), immunologiche o farmacologiche.

 

L’alopecia androgenetica
La forma più frequente di alopecia nella dopo la menopausa è l’alopecia androgenetica, in cui si ha un diradamento dei capelli al vertice e nella zona frontale, dovuto alla presenza di ormoni androgeni e ad una particolare sensibilità dei follicoli a tali ormoni. Diversamente dalle altre forme, questa forma purtroppo non è del tutto curabile ma controllabile nel tempo. Se l’alopecia è causata da fattori transitori (alterazioni ormonali, stress, dieta) spesso le situazioni si possono risolvere senza necessità di interventi medici o farmacologici.

 

I trattamenti
Lo scopo del trattamento è arrestare la caduta, prevenire l’assottigliamento dei capelli ed aumentare lo spessore dei capelli presenti.

Vi sono oggi diversi trattamenti che possono stimolare l’attività dei follicoli piliferi. Gran parte dei trattamenti non chirurgici consistono in shampoo specifici, integratori mirati, trattamenti topici, farmaci antiandrogeni sistemici (ciproterone acetato, spironolattone) o iniettivi.

Il Plasma Ricco di Piastrine (PRP) rappresenta un trattamento iniettivo in cui viene effettuato un prelievo venoso da cui viene separato il plasma e reiniettato nel cuoio capelluto. Questo plasma contiene piastrine attivate che hanno la capacità di liberare sostanze che aiutano a rallentare la caduta dei capelli e in alcuni casi a stimolarne la ricrescita.

Un’altra terapia valida per il trattamento dell’alopecia è la carbossiterapia, che consiste in un ciclo di circa 12 sedute (1 volta alla settimana) di microiniezioni superficiali di anidride carbonica nel cuoio capelluto allo scopo di stimolare il microcircolo locale, favorendo un maggiore apporto di sangue ai follicoli.

 

Questo trattamento spesso va associato ad altri trattamenti topici o iniettivi e ne potenzia gli effetti, dando risultati più evidenti in minor tempo. Novità nell’ambito dell’infettivo tricologico è l’utilizzo di polinucleotidi (ossia una frazione a basso peso molecolare di Dna), efficace anche nell’alopecia androgenetica. Vengono iniettati in forma di gel nel cuoio capelluto e hanno un effetto stimolante. Vengono effettuati dei cicli di una seduta ogni 2-3 settimane per 3 mesi, poi mantenimento con una seduta ogni due mesi.

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